Osservatore oscuro di Barbara Baraldi


Titolo: Osservatore oscuro
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Giunti
Genere: Thriller
Anno: 2018
Pagine: 528
Prezzo: 19,00€

RECENSIONE
Cari lettori,
oggi vi voglio parlare dell'ultimo libro di una scrittrice che stimo moltissimo, si tratta di "Osservatore oscuro" di Barbara Baraldi, edito da Giunti.
Aurora Scalviati, giovane profiler della polizia di Sparvara, si ritroverà catapultata in una situazione decisamente scomoda. Presso la Certosa di Bologna, viene scoperto il cadavere di un uomo dall'identità sconosciuta: è stato ucciso brutalmente e sul petto porta inciso un tatuaggio postmortem con scritto Aurora Scalviati. Inizia così un incubo senza fine, perché oltre a temere per la propria vita, la protagonista dovrà continuamente giustificarsi dato che alcuni suoi colleghi credono che lei sia coinvolta personalmente nell'omicidio. Come se non bastasse, l'assassino prova ripetutamente a uccidere le persone più care ad Aurora. Che intenzione ha l'omicida e soprattutto perché ce l'ha con la giovane donna? 

Come avrete già capito, io amo i thriller: è decisamente il mio genere preferito. E devo ammettere che le mie penne preferite sono tutte straniere. Ma ora la suonata è cambiata. Posso affermare con certezza che Barbara Baraldi rientra nella lista delle mie scrittrici preferite. Avevo già letto il primo thriller di quest'autrice e mi era piaciuto parecchio, ma con questo libro, la sua bravura è stata più che confermata! Ha un modo di scrivere capace di tenerti incollata alle pagine e con il fiato sospeso per tutta la durata della lettura. La suspense inizia dalle prime pagine e il ritmo è sempre alto, cosa che io apprezzo particolarmente. La protagonista, Aurora, e i suoi cari sono sempre in pericolo e l'assassino sta sempre dietro l'angolo pronto ad attaccare. Insomma, l'ansia (bella, ovviamente) non mi ha mai abbandonata, portandomi a divorare le 528 pagine in due giorni. Non riuscivo a staccarmi. Se amate il genere dovete assolutamente leggere questo libro. Ringrazio tantissimo l'autrice per la sua disponibilità a concedere l'intervista e ringrazio tanto la casa editrice Giunti per avermi inviato una copia! 💗😍

TRAMA
"L'osservatore oscuro" è l'alter ego negativo che ci portiamo dentro, quello che ci dice che non ce la faremo, quello che alimenta le nostre paranoie, gli incubi peggiori... Per Aurora Scalviati, giovane profiler della polizia di Sparvara, i colleghi Bruno Colasanti, Tom Carelli e Silvia Sassi sono diventati la famiglia che non ha mai avuto. Ma tutto è destinato a cambiare con il ritrovamento, alla Certosa di Bologna, del cadavere di un uomo senza nome né documenti di riconoscimento. Gli unici indizi sono la bocca cucita, il corpo martoriato da un'antica, feroce tortura e un tatuaggio sul petto con il nome di Aurora, eseguito postmortem. Sospettata di essere coinvolta nell'omicidio e interrogata senza sosta, Aurora deve scontrarsi non solo con la diffidenza dei superiori, ma anche con quella dei suoi più stretti collaboratori. Persino il suo rapporto con Bruno viene messo a dura prova. Il poliziotto, avvilito per le complicazioni del suo rapporto con Aurora, si è fatto coinvolgere, sotto falso nome, in un giro di corse clandestine in cui bazzicano neonazisti e membri della malavita organizzata. Tom e Silvia, invece, sono troppo impegnati con i loro nuovi incarichi, l'uno presso la polizia postale e l'altra con l'accorpamento dei forestali con i carabinieri. Ognuno di loro, però, non sa di essere diventato il bersaglio di un serial killer che ha intenzione di uccidere uno per uno le persone più vicine ad Aurora. La sua rete di morte, gravata di minacciose simbologie nordiche che affondano nei più sanguinosi riti vichinghi, si stringe fino a raggiungere il collo di Isaak Stoner, il maestro di Aurora, il suo padre spirituale. Valraven è il nome in codice dell'assassino, il corvo sovrannaturale che per le antiche popolazioni scandinave divorava i corpi dei morti sul campo di battaglia. Solo una ragazza ferita e sofferente come Aurora Scalviati può raccogliere questa sfida. Lei e i fantasmi che la scortano e che, ancora una volta, si dimostreranno terribilmente reali...

AUTRICE
Barbara Baraldi è autrice di thriller, romanzi per ragazzi e sceneggiature di fumetti.
Dal 2012 collabora come sceneggiatrice alla serie a fumetti «Dylan Dog» di Sergio Bonelli Editore.
Ha pubblicato romanzi per Mondadori, Castelvecchi, Einaudi e un ciclo di guide ai misteri della città di Bologna per Newton & Compton. Tra il 2014 e il 2015 ha collaborato con la Walt Disney Company come consulente creativa, e dal 2010 tiene lezioni e corsi di scrittura creativa per adulti e per ragazzi, in collaborazione con le scuole secondarie di primo e secondo grado.
Vincitrice di vari premi letterari, tra cui il Gran Giallo città di Cattolica, è tra i protagonisti di Italian noir, il documentario prodotto dalla BBC sul thriller italiano. I suoi libri sono accolti con favore dalla critica e dal pubblico e sono pubblicati in vari Paesi, tra cui Germania, Inghilterra e Stati Uniti.
Aurora nel buio (Giunti), finalista nel 2017 al premio Fedeli e vincitore di Garfagnana in giallo e Giallo d’A(mare) di Lido di Camaiore, è il primo di una serie di thriller dedicati alla profiler bipolare Aurora Scalviati.
Il suo ultimo romanzo è Osservatore oscuro (Giunti).

INTERVISTA
Quanto c’è di te nei protagonisti?
Nelle prime fasi della scrittura regalo qualcosa di me a ognuno dei miei personaggi, ma in modo discreto. Come Aurora sono caparbia e un po’ paranoica. Del resto credo che i personaggi esistano già da qualche parte, con le loro caratteristiche e peculiarità. E il compito dello scrittore sia di portarli in questa metà del cielo seguendo la loro voce.

I tuoi libri sono dei veri e propri “mattoni”, quanto hai impiegato per scriverli?
La scrittura di "Aurora nel buio" è quella che mi ha preso più tempo. Dal momento in cui l’ho iniziato fino alla pubblicazione sono passati quattro anni! Il motivo è che c’era un mondo intero da costruire da zero, personaggi completamente nuovi con cui fare conoscenza, e molto tempo è andato anche nella documentazione, sia per giustificare il modus operandi del serial killer che per ricostruire la Bologna del Medioevo. Scrivere "Osservatore oscuro", invece, è stato un po’ come partecipare a una corsa clandestina! Ho cominciato a lavorarci subito dopo l’uscita di "Aurora nel buio" in modo febbrile. Mi piace pensare che anche un po’ per questo il ritmo del romanzo è ancora più sostenuto del precedente.

Cosa hai pensato quando hai scritto l’ultima parola?
Ho provato un brivido. Chi ha letto "Aurora nel buio" o "Osservatore oscuro" sa di cosa parlo: non c’è tregua per la protagonista fino all’ultima riga. E il mondo di Sparvara ogni volta mi rimane addosso con la sua oscura atmosfera.

Quale sarà il tuo prossimo libro?
Non posso ancora anticipare nulla, se non che nei giorni scorsi mi è arrivata la visione forte e folgorante della prima scena di una nuova indagine di Aurora Scalviati.

CASA EDITRICE




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