Otto mesi a ghazzah street di Hilary Mantel

Titolo: Otto mesi a ghazzah street
Autore: Hilary Mantel
Editore: Fazi editore
Genere: Romanzo
Anno: 2017
Pagine: 334
Prezzo: 19€






RECENSIONE
Cari lettori,
oggi vi voglio parlare del romanzo "Otto mesi a ghazzah street" di Hilary Mantel, edito da Fazi Editore. 
Frances Shore è una cartografa che decide di seguire il marito in Arabia Saudita per lavoro, tuttavia non si rivelerà per lei una bella esperienza poiché si ritroverà rinchiusa come una prigioniera. Esce poche volte perché in quel posto una donna non dovrebbe girare per strada da sola e inoltre non riesce ad orientarsi: a Gedda nulla rimane così com'è a lungo. Le strade e il mare sono in continuo movimento: una villa con vista mare dopo qualche mese diventa una villa con vista muro. Annoiata da tale vita, Frances inizia a scrivere un diario e nel mentre si chiede cosa siano i rumori che provengono dal piano di sopra, dato che in teoria quell'appartamento dovrebbe essere disabitato. Chi entra ed esce continuamente?

Per questo libro avevo aspettative alte, ho sentito parlare tanto e sopratutto bene dell'autrice (prima e unica donna a ricevere due volte il Man Booker Prize) e devo dire che non mi ha affatto delusa. Mi è piaciuto tanto questo romanzo, un testo intenso, ma allo stesso tempo semplice e scorrevole. Il racconto è ricco di dettagli e riferimenti che portano il lettore a farlo sembrare di trovarsi insieme alla protagonista proprio a ghazzah street. Ho trovato inoltre molto interessante leggere del mondo arabo e apprendere dei loro usi e costumi. 
Se siete curiosi, come me, di leggere la penna di una grandissima scrittrice vi consiglio assolutamente di leggerlo! Ringrazio tantissimo la casa editrice per avermi inviato una copia.

TRAMA
Arabia Saudita, Gedda, Ghazzah Street. Uno strano posto. Un luogo senza passato, un luogo di passaggio dove nessuno si ferma per più di qualche anno e dove la gente, in casa, tiene le sue cose negli scatoloni. Anche la terra e il mare, laggiù, sono in continuo mutamento: ci sono ville costruite da pochi anni con vista sul mare che oggi si affacciano su un muro.
Frances Shore è una cartografa, ma quando il lavoro di suo marito la porta in Arabia Saudita si ritrova come una prigioniera sperduta, incapace di orientarsi nelle zone oscure del paese. Il regime che impera è corrotto e inflessibile, molti degli stranieri che incontra non sono che avidi faccendieri in cerca di denaro accompagnati dalle mogli e i vicini musulmani si muovono furtivi ma hanno occhi per ogni cosa. Le strade non sono il posto adatto per le donne, e Frances – il marito Andrew è spesso assente – si ritrova confinata nel suo appartamento cercando di dare un senso a tutto ciò. Ma la battaglia è ardua. Le giornate diventano un susseguirsi di vuoti e di silenzi, interrotti soltanto dagli inspiegabili rumori provenienti dal piano superiore, che però, a quanto le è stato detto, dovrebbe essere disabitato. Quello dell’appartamento al piano di sopra diventa un mistero tutto da sciogliere, che obbligherà la protagonista a scontrarsi con le mille contraddizioni di un mondo infernale: un mondo asfittico, fatto di sofferenze celate, silenzi strazianti, segreti inconfessabili. Un mondo di cui le donne sono vittime ma anche complici.
Hilary Mantel, la più grande scrittrice inglese del nostro tempo, prima e unica donna a ricevere due volte il Man Booker Prize, torna con un romanzo avvincente e attualissimo, in cui racconta il difficile mondo saudita con una sapienza e un talento senza pari.

AUTRICE
Hilary Mary Mantel (Glossop, 6 luglio 1952) è una scrittrice e critica letteraria britannica, vincitrice del Booker Prize nel 2009 con il romanzo Wolf Hall e ancora nel 2012 con Bring Up the Bodies, prima donna ad essere stata insignita due volte del prestigioso premio.
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Sheffield (1973), ha vissuto in Botswana e in Arabia Saudita.




CASA EDITRICE